sabato 17 luglio 2004

ROCCIAMELONE (m 3.538): via Normale


17 luglio 2004

Io e Fabri


Una bella salita in una bella giornata, due giorni dopo il mio compleanno...
Partiamo io e Fabri, passiamo da Susa, Mompantero e saliamo fino alla località La Riposa (m 2.050), dove parcheggiamo.


La mia nuova Picasso non mi perdonerà mai l'averla condotta fino qui, su una strada incredibilmente impervia...


Forza, la tabella di marcia prevede ben 1.500 m di dislivello, anche se tutti su sentiero abbastanza comodo: saliamo la Via Normale da La riposa.
Non siamo certamente soli, sulla montagna: il parcheggio è pieno e su per il sentiero si allunga una discreta fila di escursionisti.

Prima si sale per prati, fino al Rifugio Ca' d'Asti (m 2.856), dove iniziano le pietraie e ci si porta vicino al filo di cresta.


Sotto l'anticima:


Sotto la cima vera e propria, manca poco...


Ed eccoci in vetta, in sole 3 ore!



Dalla vetta si vede il Ghiacciaio del Rocciamelone ed il lago di Malciaussia:



Poi, non resta che scendere...

Il giorno dopo mi aspetta la semifinale di un torneo di tennis: pagherò cara questa salita, perchè perderò 7/5 al terzo set, dopo una battaglia di 3 ore e mezza sotto il sole di mezzogiorno... ovviamente, per stanchezza!

sabato 10 luglio 2004

PAIN DE SUCRE (m 3.208): via Normale



10 luglio 2004

Io e Gian





Partiamo io e il Nano, parcheggiamo poco dopo il Colle dell'Agnello (m 2.748) e via!
Siamo al 10 luglio, ma fa ancora freschino... Più saliamo, più la temperatura si fa seria. Bisogna ammettere che non siamo molto attrezzati...











Il panorama però è splendido...










Saliamo ancora, oltrepassiamo il Col Vieux (m 2.806) e puntiamo dritti alla vetta.
Fa freddo, ci ripariamo dal vento gelido dietro alcuni massi per mangiare un panino.




Gian ha le mani gelate e indurite: per alleviargli la via crucis, gli metto i calzini di spugna a mo' di paraorecchie!
















Poi, ripartiamo per lo strappo finale, dove ci si aiuta anche con le mani, fino alla vetta del Pain de Sucre (m 3.208)!!!









Alle nostre spalle troneggia il Monviso.




domenica 4 luglio 2004

Monte CHABERTON (m 3.131): via Normale

4 luglio 2004





Io, Silvia, Fabri, Eleonora, Fox, Paoletta, Manu, Simo, Mario, ....

Che dire di questa uscita??? La prima volta di Silvia ed Eleonora... forse l'ultima!

Grande cumpa, destinazione "tranquilla", uno dei Tremila più accessibili a tutti: il Monte Chaberton (m 3.131).


Parcheggiamo poco dopo l'abitato di Clavière (m 1.880) e saliamo prima in mezzo ai boschi, poi la valle si apre; il sentiero è sempre "autostradale", comodissimo...








Quando la pendenza aumenta, iniziano i problemi: le donne (tranne Paoletta, che porta nel DNA l'affezione all'Alpe) cominciano ad accusare stanchezza, caldo, sete, male ai piedi, vesciche, oltre alla decisiva mancanza di motivazione, la vera marcia in più in "imprese" come questa!








Io e Fabri rimaniamo con loro, per motivarle e spronarle, ma è veramente dura, molto più della salita!

Dopo un po', veniamo caldamente invitati ad andare avanti e a "lasciare che salgano piano piano, da sole, col loro passo".

OK, così in breve io e Fabri saliamo in vetta, passando per il Colle dello Chaberton (m 2.671) e salendo l'ampio e tranquillo versante nord della montagna, ricco di resti militari (fortini, filo spinato, ecc).


Fox sbuffa sudato in maniera preoccupante, seguendo da vicino Paoletta, che lo sta praticamente tirando su!!!



In vetta, siamo rapiti dagli impressionanti torrioni militari: si tratta del fortino più alto d'Europa e presenta tutta una serie di cunicoli sotterranei invasi da neve e ghiaccio.




Silvia e Eleonora sono due puntini sdraiati senza dignità al Colle dello Chaberton: mentre scendiamo, le troviamo lì, baccagliate da due ragazzi di Asti!!!

Grandi risate e sfottò, poi tutti in pizzeria!