sabato 14 marzo 2009

PLACCHE di ORIANA (m 1.400): Martin + Spirito Divino


Sabato 14 marzo 2009



Io e Paolino l'Alpino

Vie nuove alle Placche di Oriana? OK, andiamo a vedere!
Nessuno ci è ancora andato, quest'anno, a giudicare da quanto leggo su siti, forum, ecc...
Alle 10,00 siamo a Courtil, frazione di Hone (AO): sembra deserta, nessuna vettura, nessun comignolo fumante...
Sullo sfondo, il settore sinistro delle Placche di Oriana (m 1.400):

La strada che sale è stata liberata dalla neve, che comunque aumenta ad ogni tornante. Di fronte a noi, il settore che vogliamo scalare:

L'inverno quest'anno ha decisamente fatto il suo corso... alle spalle di Paolino, il settore destro delle placche, completamente pulite ed asciutte:

Quando lasciamo la strada per risalire agli attacchi delle vie, pensiamo che in fondo ci sia accumulo di neve, ma che poi diminuirà, vista la pendenza non trascurabile...

In realtà, affondiamo fino alla coscia e devo aprire un varco con gran fatica, fino alle placconate di gneiss granitoide a noi tanto care:

Attacchiamo la prima via, una via nuova: Martin (5 7 L 180 m).
Legarsi è alquanto scomodo: per non bagnare le scarpette, ci appendiamo al primo spit al di sopra della neve e vi lasciamo appesi zaini, scarponi e ghette.

Parte Paolino, percorre la parte non innevata del primo tiro (4+), prosegue lungo il secondo (4), poi, non pago, non trova la seconda sosta e prosegue dritto alla terza, ovviamente non avanzando nemmeno un metro di corda...
Mi recupera e parto per il quarto tiro (4), ma dopo pochi metri mi accorgo che non c'è alternativa all'attraversamento di un piccolo canale innevato, 4 o 5 metri in cui non potrò rinviare, sprofonderò nella neve e non saprò nemmeno cosa ci sia sotto...
Non ci piace, facciamo dietro-front e ci caliamo, non prima di qualche mia acrobazia tra roccia e alberi per ritornare indietro fino alla sosta:

Scendiamo alcuni metri e decidiamo di salire una delle vie nel vicino settore:

Di nuovo, ci appendiamo ad uno spit e ci leghiamo. Parto io lungo i primi due tiri di Scacciapensieri (5 6L 180 m), in quanto lo spit basso a cui appendersi è il più raggiungibile dalla neve; concateno i primi due tiri (5) e raggiungo la sosta tra i due alberi, dove lascio zaino, scarponi e ghette.
Poi recupero Paolino, che sale con gli scarponi ai piedi:

Va avanti Paolino lungo il terzo tiro (4), in leggero traverso a destra.
Il clima è fantastico, sole e temperatura ottima: maglietta e softshell.
La parete è completamente asciutta, splendida.

Lo raggiungo e parto per la quarta lunghezza (4), su bellissima placca lavorata, mentre Paolino è inseguito dall'ombra:

Quinto tiro (4), sempre su placca lavorata, grande divertimento:

Parto per la sesta ed ultima lunghezza di corda (4), con entusiasmo crescente:

Un muro verticale, con buone prese ed appoggi, mi conduce in vetta:

Il panorama è grandioso, dal Cervino al Monte Rosa, che sembrano lì, a portata di mano:

Sono rapito dalla vista dei Quattromila, quasi mi dimentico di far salire Paolino...
Eccolo sul passaggio entusiasmante:

Sotto di noi, la strada ed il pianoro sotto il settore destro delle Placche di Oriana, oggi tutte per noi:

Autosacatto in vetta:

La cima vera e propria del settore, in versione ancora invernale:

La discesa avviene con sole 3 calate, con le nostre mezze da 60 m:

L'ultima calata, prima della quale indossiamo nuovamente zaino, scarponi e ghette, in modo da atterrare sul nevaio già attrezzati.
L'immagine richiama un alpinismo d'altri tempi e merita un bianco e nero:

In sosta, prima dell'ultima calata:

Inquietanti cartelli avvertono i raminghi che si avventurano fin quassù: