sabato 29 maggio 2010

AILEFROIDE (m 1.950): Sueur de Boucs


Sabato 29 maggio 2010


Io e Paolino l'Alpino

Apriamo la stagione delle grandi arrampicate su granito!
Stranamente, anche quest'anno siamo praticamente i primi ad inaugurare Ailefroide, almeno a giudicare da quanti scrivono in rete le loro scalate...
Partiamo alle 5,00 e, quando arriviamo ad Ailefroide, il meteo è buono e le pareti sono in ottime condizioni; ecco il settore Palavar:

Tutto deserto, incredibilmente vuoto: non c'è anima viva, anche se si sta benissimo!

La via che vogliamo salire è Sueur de Boucs (5c+ D+ 9L 350 m), a sinistra di Palavar-les-Flots:

L'avvicinamento è tranquillo, circa 25 minuti, e ci conduce alla base della parete, dove troviamo ancora una lingua di neve larga circa 10 metri:

Ci prepariamo, parte Paolino: il primo tiro (5c+) offre subito una bella placca liscia, di aderenza pura, fino ad un muro che rappresenta il crux:

Salgo a mia volta, granito perfetto:

Proseguo lungo il secondo tiro (5c), in leggero traverso a sinistra e con un bel tetto da superare:

Paolino mi raggiunge lungo la bella placca finale:

La terza lunghezza porta sulla grande cengia che taglia tutta la parete, quindi sulla prima parte di una placca (passi di 5b), fino in sosta.
Attacco quindi il quarto tiro (5c): la medesima placca verso sinistra, poi scalo una bellissima fessura che incide un muro completamente verticale, fino a portarmi sul filo di uno sperone:

Un serie di risalti non difficili mi conducono alla sosta, dopo un tiro lungo e molto divertente.
Paolino mi segue:

ed affronta i risalti finali:

La quinta lunghezza (5b) è molto divertente e non pone problemi tecnici: Paolino sale deciso:

Sesto tiro (5c): attacco in traverso a sinistra ed immortalo Paolo in sosta su un mare di conifere:
Segue una placca breve ma intensa e liscia:

Mentre giungo in sosta, faccio a tempo ad immortalare una spettacolare slavina sui pendii vicini:

Paolino sale la settima lunghezza, prima abbattuta, poi verticale (5b), fino all'aerea sosta:

Salgo l'ottavo e splendido tiro (5c), una lunga dulfer seguita da un breve sperone ed una traversata in placca verso sinistra; Paolino impegnato:

Che granito magnifico!
Ormai c'è aria di vetta, ma manca ancora una lunghezza, una quarantina di metri:

Paolino affronta il ripido diedro iniziale (5b):

Pochi minuti dopo siamo all'uscita della via:

Con una serie di sette calate in doppia torniamo sul nevaio, non prima di aver mancato una sosta causa descrizione errata, con risalita un po' adrenalinica e traverso a destra in placca...

Scendendo mi imbatto anche in una serie di calate molto particolari, su clessidre scavate col trapano:

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