sabato 14 gennaio 2012

CIMA delle SALINE (m 2.612): Canalino Sud


Sabato 14 gennaio 2012

Io e Paolino l'Alpino

Torno a casa e torno in montagna, sulle nostre montagne, anche se la mente vaga ancora per le savane della Tanzania e lungo i pendii del Kilimanjaro...
Avrei voglia di tornare ad arrampicare su roccia, ma Paolino mi propone una salita alpinistica su neve, con avvicinamento all'asciutto.
Ma sì, l'allenamento ce l'ho e la voglia c'è sempre.
la scelta cade sulle Alpi Liguri e precisamente sulla Cima delle Saline (m 2.612), di cui saliremo il Canalino Sud (PD- 1.220 m).
Raggiungiamo Carnino Inferiore, dopo Ormea e Viozene; ci preprariamo e ci rendiamo subito conto che la neve è veramente poca: ok, niente racchette da neve, porteremo ramponi, piccozza e ghette.
Partiamo, con lo sguardo continuamente attratto dalle numerose ed imponenti pareti calcaree che contraddistinguono tutta l'alta Val Tanaro.
Fa freddo, ma presto siamo al sole e salendo si sta bene; sono le 8,50.
Risaliamo il sentiero fino a superare una gola ed una croce che ricorda la morte di una ragazza nel 1.883, a causa di una tormenta.
Saliamo ancora e, dopo quasi un'ora, raggiungiamo un pianoro di prati sospesi:
Svoltiamo a sinistra in direzione del caratteristico canalino sovrastato a destra (salendo) da un'impressionante parete strapiombante; sorpresa: non solo c'è poca neve... quasi non ce n'è del tutto!!!
Cominciamo a salire lungo quello che dovrebbe essere il canalino innevato... ma si tratta spesso di un'arrampicata su roccia vera e propria...
Ecco l'incredibile parete strapiombante che incombe sul canalino, di cui studiamo per bene le vie a spit che individuiamo:
Qualche misera lingua di neve:
Il ramo destro di uscita del canale presenta neve nella parte superiore, neve decisamente dura e ghiacciata: calziamo i ramponi, indispensabili per proseguire.
Eccomi all'uscita del canale:
La cima è ancora distante, ma dopo una quindicina di minuti eccoci:
E' quasi mezzogiorno.
La seconda croce, posta più in basso a dominare la vallata:
Vista verso il gruppo del Marguareis e le Alpi Marittime:
Il vicino Mongioie (m 2.630):
Incredibile, pare non esserci anima viva in giro, invece alla spicciolata ci raggiungono in vetta ben quattro persone salite lungo la Via Normale, con piccozza e ramponi...
Mangiamo e facciamo foto, poi scendiamo lungo la Normale:
Prima del Passo delle Saline la neve è già terminata e lascia il posto al sentiero, in condizioni primaverili:
Un'altra incredibile parete, la Parete delle Donzelle:
Pochi minuti dopo, siamo a Carnino, paesino fantasma in questo periodo.

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