sabato 11 luglio 2015

TESTA GIAS dei LAGHI (m 2.739): 62 Anni e Non Sentirci

Sabato 11 luglio 2015
Io e Bruno

Strappiamo un'uscita di rapina, un giro veloce di mezza giornata, avendo sia io che Bruno motivi più che validi per non essere in parete... ma la passione prevale e ci ritagliamo mezza giornata.
Il giusto compromesso tra vicinanza con l'auto ed una bella parete di alta montagna è certamente la ovest della Testa Gias dei Laghi (m 2.739), nel Vallone di Sant'Anna.
Bruno mi propone la via di Luciano Orsi 62 Anni e Non Sentirci (6b+   TD+   6L   250 m), via moderna protetta a spit.
Accetto con entusiasmo, per l'occasione mi accompagna anche Gian, in cerca di refrigerio.
In effetti quando parcheggiamo al solito tornante sulla strada del Colle della Lombarda la temperatura esterna è di 10°C, almeno 20° in meno che dalle nostre parti! Fantastico.
L'avvicinamento lo conosciamo bene, personalmente ho scalato la parete ovest lungo almeno tre vie diverse e questa dovrebbe essere la quarta.
Dopo una mezz'oretta siamo al colle e Gian si ferma, la parete è di fronte a noi, ancora in ombra:
Il tracciato della via, una linea diretta ed elegante:
L'attacco è situato in corrispondenza del grande diedro che segna la parete, alla sua immediata destra; ci leghiamo e parte Bruno, quando sono le 8,00 in punto:
Il primo tiro (6a) presenta un bel muro fessurato, poi una serie di diedrini e la sosta leggermente sulla sinistra, dopo una galoppata di oltre 45 m:
Salgo il tiro a mia volta ed ecco la sosta, da collegare:
Ci alterniamo al comando ed attacco le placche iniziali del secondo tiro (5c):
Più in alto, procedo leggermente in obliquo a sinistra e raggiungo la sosta posta nel canale:
Il terzo tiro contiene il crux (6b+): Bruno affronta la placca liscia tenendo un paio di prese rovesce:
Dopo qualche passo a sinistra, ritorna sulla verticale della sosta, sempre in aderenza:
Ci aspettiamo che le difficoltà calino, invece il tiro è bello lungo e piuttosto continuo:
Non mi riesce la salita pulita del tiro, troppo duro: tiro due rinvii e avanti.
In sosta ci alterniamo ancora e salgo il quarto tiro (5c): scalo una sequenza di lame e muretti:

L'uscita è nuovamente a sinistra, con sosta alla base di un estetico diedro rosso; Bruno mi raggiunge:
Quinto tiro (6a+): si scala il diedro iniziale, prima con un ristabilimento delicato, poi in opposizione:
Un traverso a sinistra con passi delicati, poi sempre dritto, tiro bellissimo:
Siamo già in vista della fine, è il sesto ed ultimo tiro (6a), che presenta una sequenza di placche molto divertenti:
E' una lunghezza bellissima, così come il grip della roccia migliora man mano che si sale:

Poco sotto la cresta sommitale trovo la sosta, dove mi raggiunge Bruno poco dopo:
Sono le 11,30.
L'uscita in cresta è a pochi passi dalla vetta, dove ci regaliamo una bella foto:
Si sgranocchia qualcosa, poi scendiamo lungo il sentiero che ben conosco, ammirando la parete appena scalata da posizione laterale, scendendo il canale:
Un'ultima occhiata dal colle di fronte alla parete ovest, poi si torna alla macchina, in soli 50' dalla vetta:
Alle 12,30 siamo già in partenza, si torna a casa per pranzo!

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