sabato 29 agosto 2015

ROCCA CASTELLO (m 2.452): King Line

Sabato 29 agosto 2015
Io e Paul

Non c'è che dire, una giornata in Castello è sempre il top!
Oggi ci vengo con una compagnia ed un compagno di cordata inediti: con Rena ci conosciamo e scaliamo da un po', ma oggi faccio la conoscenza di Federico e Paul.
Con quest'ultimo mi legherò per salire la bellissima King Line (6a   TD   7L   250 m) alla Rocca Castello (m 2.452), via avevo già salito anni fa, ma per lo più da secondo.
Si tratta della via più diretta alla cima e nonostante la mia predilezione per le vie classiche e per le vie a chiodi, specie qui in Castello, devo riconoscere che questa via è un vero gioiello.
Partenza comoda, ritrovo alle 7,00 a Cherasco; in pratica arriviamo sotto le pareti verso le 10,20.
Il meteo è splendido e non si prevedono problemi, da questo punto di vista.
Ci dividiamo: io e Paul su King Line; Rena e Fede su Solo per Bruna.
Impegnata sul primo tiro della nostra via c'è già purtroppo una cordata, ma tant'è...
Aspettiamo e ci prepariamo.con calma.
Saliremo a tiri alterni e comincio io con il mitico primo tiro (5c) lungo e continuo:
La lunghezza è splendida, su roccia perfetta, sempre verticale, sempre su diritto (relazione inutile...); quando arrivo in sosta, devo aspettare che la cordata che ci precede liberi gli anelli di sosta...
Finalmente poi ci siamo e Paul sale a sua volta:
E' una placca articolata, con tacchette e qualche lama, con un tratto lievemente aggettante:
Il secondo tiro (5b) tocca al socio, che si inerpica lungo un primo diedro, prima di sparire alla mia vista lungo belle placche lavorate:
Anche Paul deve attendere pochi metri sotto la sosta, poi finalmente mi chiama e salgo.
Proseguo lungo il terzo tiro (5b), dritto sopra la sosta, quindi su placca lavorata e lungo uno speroncino da scalare e superare, superando di poco il blocco staccato dove si trova la sosta S3 della via Rinaudo (che ho scalato pochi giorni fa):
Paul mi segue, dopo la mia consueta pausa ad aspettare che la cordata davanti liberasse la sosta;
Il quarto tiro (5c) è magnifico, sempre su diritto verso il cielo, in placca su tacche nette, poi lungo un diedro più facile:
Il mio turno, mentre alla nostra sinistra il vociare della cordata di amici mantiene il buonumore:

Eccoli, alla nostra destra, un po' più in basso:
Intanto salgo il quinto tiro (5a), più facile, lungo una serie di diedri, una placca ed ancora un diedro, ora all'ombra.
Paul poco dopo:

Sopra di noi il sesto tiro (5c), splendido: la via raggiunge la vetta della Rocca con due tiri magnifici, individuando una linea totalmente nuova per arrivare in cima, attaverso le placche della parete nord.
Paul supera il fessurone che sormonta la sosta, poi si impegna sulla placca seguente, verticale, a piccoli risalti:
Splendida anche questa:
Alla mia destra, René si impegna in placca:
Un selfie dopo che ho raggiunto Paul alla sosta S6:
Prima del gran finale, il muro dell'ultima lunghezza (6a), che stavolta salgo da primo; dopo la placca verticale su tacchette, simile al tiro precedente, l'uscita costringe a tenere un paio di prese svase, poi una grande lama agevola il traversino a destra con cui aggiungo di nuovo la dimensione orizzontale alla vita:
Dopo aver scambiato chiacchiere con i presenti in vetta, ecco lo scatto di gruppo alla croce sommitale:
Ci caliamo dopo aver chiacchierato e sgranocchiato qualcosa con calma; scegliamo la nostra via come linea di calata:


Con quattro calate lunghe da S7, S5, S4 ed S2 siamo a terra.
La parete est, uno dei terreni di gioco preferiti:
Il tracciato della via, a dir poco diretta:
Sulla via del ritorno, classica foto al gruppo Castello-Provenzale con le pareti ovest illuminate da sole:
Come sempre, è un arrivederci a presto!

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