venerdì 3 novembre 2017

AILEFROIDE (m 1.700): Ecrins Total

Venerdì 3 novembre 2017
Io e Paolino l'Alpino

Oggi il piano prevede di godere di questo clima eccezionale per tornare ad Ailefroide (m 1.700) per un giretto in veste autunnale.
Io e l'Alpino partiamo con l'idea di salire La Cocarde (5c+   D+   8L   200 m), al settore della Poire.
Quando arriviamo, parcheggio lungo la strada per il Pré de Mme Carle (m 1.900), proprio di fronte al settore della Poire, sapendo dall'ultima volta che il torrente di S.Pierre è facilmente guadabile, essendo praticamente in secca.
A terra la brina si sta sciogliendo al sole, la temperatura è ancora fresca ma va migliorando rapidamente, anzi alla fine concluderemo di aver perso troppo tempo in attesa, visto che quando arriveremo in parete farà già molto caldo...
Le pareti, deserte:
Verso monte, la strada che sale verso il Pré de Mme Carle mette in mostra i colori autunnali ed il fronte del Glacier Blanc che appare, come una visione:
Arriviamo in pochi minuti all'attacco della Cocarde, ci leghiamo e salgo il primo tiro (5c), superando il primo tratto strapiombante:
Raggiungo poi la placconata in alto, con percorso verso sinistra, dove però gli spit sono lontanissimi, almeno 8 metri prima del prossima rinvio lungo la placconata in aderenza... Inoltre dopo seguono 2 tiri in traverso totale, che l'Alpino non ama affatto... Non mi piace, dato che avevo in testa da tempo la via Super Oin-Oin, non lontana da qui, siamo d'accordo per andare a provare quella.
In realtà quando la troviamo ci accorgiamo che sta già andando in ombra...
Allora optiamo per l'usato sicuro, la via Ecrins Total (5c+   D+   7L   200 m), sempre qui alla Poire:
Attacco io il primo tiro (5b), facile lungo le caratteristiche placche arrotondate:

Raggiungo la sosta e recupero il socio:
Procediamo alternati e Paolino sale il secondo tiro (4b), su facili placche e in traverso a destra:
Sopra di me, la terza lunghezza (5c+), bellissima: salgo la parete leggermente strapiombante che sormonta la sosta, salendo sulla Poire vera e propria, poi in alto e in diagonale a destra, con passi delicati:
Il passo più aleatorio è il traverso a destra, quasi in discesa, fino alla sosta:
L'Alpino mi raggiunge, prendendosela con se stesso per aver dimenticato il casco in macchina...
Sale poi il quarto tiro (5c), bellissimo: in placca in diagonale a sinistra:
Va a reperire un diedro-rampa, chiuso in alto da un muro liscio, che sale fino all'aerea sosta:
Salgo a mia volta il tiro, divertendomi un sacco:

L'uscita:
Proseguo, la quinta lunghezza (5a) è piuttosto particolare, arrampico in diagonale verso sinistra rimanendo sempre appena al di sotto del filo dello sperone, per poi ribaltarmi al di sopra una decina di metri prima della sosta:
Paolino segue:
L'ultimo sole illumina la pineta della conca di Ailefroide:
Di fronte a noi, l'ambiente qui è sempre una favola:
Paolino sale la sesta lunghezza (4c), lungo placche dapprima abbattute, poi più raddrizzate, ma articolate:
Salgo, sono quasi in sosta, mentre ormai siamo in ombra:
Mi aspetta l'ultimo tiro, il settimo (5b+), splendido.
Attacco il muro a sinistra della sosta, lo doppio e scalo diedri e muri in sequenza appena al di là dello spigolo, fino a cavalcarlo:
Poco dopo sono in cima alla Poire, seguito dall'amico:
Di fronte a me, vedo che non siamo totalmente soli: una cordata sta salendo un'altra via:
Noi invece possiamo scendere, in 4 calate in doppia siamo alla base delle pareti:
Si torna a casa, un'altra bella giornata nel paradiso di Ailefroide si chiude.

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