sabato 25 novembre 2017

ROCCA SBARUA (m 900): Funghi Sacri

Sabato 25 novembre 2017
Io e Lollo

Oggi previsioni meteo negative, ma non mi do per vinto, così convinco Lollo a fare un tentativo in Sbarua... del resto ormai siamo abituati a dover fare sempre un po' di tara alle previsioni meteo...
Partenza tardi, date le temperature: colazione da Mario alle 7,30, poi via verso la Val Lemina.
Parcheggio in quasi solitudine, una sola auto posteggiata...
In realtà non piove, anzi filtra un pallido sole tra gli alberi:
Ci prepariamo, ok si va.
L'obiettivo di oggi è salire Funghi Sacri (5c   7L   130 m) allo Sperone Rivero, via che ho già salito anni fa e che rifaccio volentieri, anche perchè oggi è tutto guadagnato, date le premesse.
In pochi minuti siamo all'attacco:
Ci leghiamo, mentre per la verità scende qualche gocciolina, ma il cielo non è così nuvoloso... decidiamo di ignorarle e Lollo attacca la prima lunghezza (4c), quando sono le 10,30:
Salgo anch'io, poi ci alterniamo e affronto il secondo tiro (5), salendo diritto lungo lo sperone placcoso che sormonta la sosta:
Raggiungo la sosta, attrezzata e collegata:
Da qui recupero il socio:
Spunta di nuovo un po' di sole, non si sta male e la roccia non è troppo fredda; Lollo si disimpegna:
Anche la terza lunghezza è di quinto grado e Lollo va avanti:
Con un po' di mestiere si issa oltre l'ostacolo della placca fessurata iniziale, poi le difficoltà calano e va a sostare su comodo terrazzino.
Il tiro successivo (5c) è splendido. Salgo lo sperone a destra della sosta, seguendo gli spit più arrugginiti (chiodatura datata, ma perfetta e ravvicinata):
Un passo atletico in spaccata permette di alzarsi al di sopra di una scaglia, poi salgo in diagonale a sinistra fino ad un diedro, che salgo in verticale per raggiungere una placca e una scaglia staccata bellissima, oltre la quale trovo la sosta, subito dopo a sinistra di un albero.
Lollo mi raggiunge poco dopo:
Il diedro iniziale della quinta lunghezza (5c), con chiodi vecchi e spit:
Lollo prova a salire con convinzione, alla fine riesce a passare:
Quando lo raggiungo, dopo il bel pilastro che segue il delicato diedro iniziale e la traversata in diagonale a sinistra, le difficoltà sono pressoché terminate.
Seguono infatti due tiri sulla carta facili, 3 e 3+, che salgo io, ma che in realtà propongono qualche passo reso delicato dalla terra e fuliggine presenti sulle placche in abbondanza, dopo i recenti incendi, e dalla spittatura lunga.
Il sesto tiro è in traverso a destra:
Infine raggiungo la sommità dello sperone in diagonale a destra:
Tutto bruciato, fuliggine e odore acre di bruciato ancora molto presente, dopo 20 giorni:
Selfie in vetta:
La mia idea iniziale era di abbinare la salita della vicina via Vecchia Lira, ma Lollo non insiste e in effetti si è alzato un vento freddo che suggerisce di sgommare...
Alle prossime avventure!

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